Un cuore che parla
9.00€
Realizzazione autobiografica di Paoletti Antonello che lavora presso la sede Inps di Pisa e che dedica il tempo extra-ufficio ad esprimere il suo pensiero in ambito culturale e sociale. Questo libro vuole essere occasione per ricordare la sua vicenda e la sua positiva conclusione toccando tematiche importanti e profonde, come solidarietà e comprensione umana, ma anche cultura, folklore e arte. Nel corso degli ultimi 4 anni ha scritto questa sua opera seguendo il naturale percorso di vita di ogni uomo, ma che poi per uno scherzo beffardo del destino, ha sconvolto la sua esistenza e quella delle persone che gli sono accanto, pagando un prezzo molto alto. Scritto con sensibilità, delicatezza e con linguaggio di facile comprensione, l’opera si rivolge in maniera indiretta anche alle generazioni moderne che spesso perdono l’orientamento della vita, e i vari capitoli che si susseguono ci portano a riscoprire il bello che la circonda e che a volte non riusciamo più a vedere. Un messaggio di forza per “non autodistruggersi”. Così seguendo, spesso il racconto spiega i fenomeni naturali, e Antonello rappresenta a modo suo la realtà, vista da un letto del reparto di rianimazione e fa in modo che la vita possa tornare a sorriderci. La stessa comunione che nel corso del suo lungo periodo di degenza ospedaliera ha conquistato il suo interiore dopo aver rivisitato e rivissuto le trepidanti emozioni, le profonde sensazioni, le paure e le gioie che ogni evento suscitava in lui. Ha scoperto e ritrovato se stesso, si è rimesso in gioco con la vita, in una lotta solo temporanea, dopo aver fatto a pugni con la morte, nella giusta direzione con lo spirito umano, fino a comunicare per poi, al tempo stesso, donare e ricevere indifferentemente amore. Infine fra i tanti episodi narrati che spinge a pensare positivamente al futuro, c’è la lodevole iniziativa dell’autore che devolve parte del ricavato della vendita alla Associazione Famiglie Vittime della Strada.
“E’ l’unico modo per ritrovare un minimo di serenità interiore, riuscire a spegnere quella rabbia dentro e soffocare il rancore per la persona che ha causato l’incidente”
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