Tra terra e mare

(…) Il periodo non era dei migliori, ma si riusciva ad essere contenti. Le famiglie erano unite, si aiutavano molto tra loro, tutte insieme formavano una forza capace di abbattere i molti ostacoli giornalieri della vita. Le nonne le zie aiutavano le mamme a crescere i loro bambini, io stessa con mio fratello Antonio siamo stati cresciuti da nonna e dalle nostre zie materne. Mamma era fragile e loro l’aiutavano. Un bambino era figlio di tutte, lo cullavano e vezzeggiavano cantandogli nenie e filastrocche facendolo saltellare sopra le ginocchia. Canzoncine positive che servivano a far passare al piccolo una giornata di pioggia uggiosa con allegria. Anche io l’ho fatto con i miei figli e nipotine. Qualche mese fa il piccolo Samuele, con un fresco grembiulino, andava alla scuola materna. Piovigginava, per mano alla sua mamma cantava. Piove la gatta fa l’ove. Le fa nel corbello e domani è tempo bello. Mi commossi, per fortuna le nonne continuano ancora a insegnare le canzoncine antiche ai bambini. Perchè non inserire, tra un racconto e l’altro, qualche filastrocca, nenie e detti popolari. Un modo simpatico per ricordarle, un ricordo alla semplicità, di cui si avverte un grande bisogno.