Strategie per l’ordine pubblico
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Il presente studio viene a collocarsi in un terreno finora poco battuto dalla tradizione delle scienze politiche e sociali, quello dei modelli di controllo della protesta da parte della polizia. La considerazione assume una rilevanza maggiore se pensiamo all’esiguo numero di lavori che si registra in Italia sulla polizia in genere rispetto agli altri stati, soprattutto anglosassoni.
La ricerca ha come oggetto di analisi le cause che portarono ai violenti scontri in occasione del III Global Forum tenutosi a Napoli nel marzo del 2001. Tali scontri rappresentarono un punto di rottura nella gestione negoziata e pacifica delle manifestazioni. Una tregua che bene o male aveva funzionato negli anni ’80-‘90 e che era stata suggellata nel 1981 con la legge nr.121 di riforma della Polizia di Stato. La ricerca si è basata in primo luogo sulle strategie messe in campo dalle forze dell’ordine per il controllo della protesta. Con tale espressione, più diffusa nell’accezione inglese protest policing, si indica la gestione da parte delle forze dell’ordine delle manifestazioni che esprimono dissenso: in sostanza ciò che nel nostro paese indichiamo come necessità del mantenimento dell’ordine pubblico.
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