Religiosità cattolica a Quintodecimo

Questa ricerca ha avuto origine oltre un lustro fa da una piacevole chiacchierata con la compaesana Elsa Mancini, anch’essa appassionata di storia Quintodecimana e strenua difensore dell’integrità di questo amatissimo borgo. Lo scambio di vedute comuni sul nostro paese ha visto nascere così l’idea naturale di far emergere dall’oblio in cui erano un po’ cadute, tutte le istituzioni religiose paesane, di parlarne ancora, di farle conoscere ai più giovani e di farle rivivere nelle parole e ricordi dei più anziani. […] Ne è venuta fuori un opera viva, in cui gli ultimi testimoni sono ancora tra noi, il materiale citato è a nostra disposizione, può essere visionato ed ulteriormente studiato, le persone reinterrogate per nuovi ricordi. […] Cinque anni di appassionate ricerche. Poi l’imprevisto, ciò che mai avresti immaginato. La terra trema, ti sbalza da letto, il buio, le grida, il pianto. […] È la sequenza sismica del 2016. Ultimo, tra mille questioni ben più serie, si pone ora il problema di questa ricerca, del materiale qui descritto e catalogato. Molto è cambiato in questi mesi e molti oggetti non sono più ove vengono descritti. Fortunatamente nulla è andato perso ma tanto materiale è al momento “fuori paese” o non visibile perché trovasi in locali inagibili. […] Poi la scelta di andare avanti, di proseguire nelle ricerche finali, di rendere il doveroso omaggio a quelle stanche ed anziane voci narranti che tanto mi hanno dato in questi anni. A loro va il mio umile grazie perché a loro così tanto devo. Quanto a te, giovane lettore, valgano le sagge parole del sindaco di Amatrice… “siamo solo sfrattati a tempo”, abbi un po’ di pazienza e in un tempo futuro ciò che ti narrerò a Quintodecimo tutto troverai.
Dalla prefazione dell’Autore.