Perchè le origini dell’Europa non possono dirsi giudaico-cristiane – ePub
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<<Questo saggio potrebbe apparire a una prima analisi anticristiano, antigiudaico, “anti” tutto ciò che è fuori l’orbita di un Occidente Romano. Se cosi fosse, avremmo fallito nel nostro intento>>. Già nella premessa è chiaro come Francesco Branchina abbia inteso richiamare genuinamente la vera radice dello spirito di quella Roma che conquistò il mondo. Gli elementi giudaico-cristiani sono da considerare infiltrati e, se l’elemento semita è presente in Europa, non ne rappresenta il nervo centrale, ancora rinvenibile in quello greco-romano-germanico, risentito anche nello scorso secolo. Un discorso più storico che teologico, ma che scopre la grossa differenzazione tra i due spiriti religiosi: il giudeo-cristiano fece scendere dio fra gli uomini, il Romano volle salire fino agli dei. Ma l’uomo cristiano incerto e debole, subentrato a quello forte e sicuro dell’antica Roma, non ha mutato le cose. Dalla fondazione di Roma ai giorni nostri, la romanità diviene la parte integrante del dna dell’Europa nascente e il ruolo del Cristianesimo è stato quello di custode di tradizioni, lingua, gerarchia, templi, festività e cerimonie. L’Europa romana non ha modificato, né materialmente né spiritualmente, un solo aspetto di quella religiosità comportamentale oggi, purtroppo, quasi incomprensibile.
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