Le rose della signora Wesmaker

È un romanzo di fantascienza ma anche un romanzo d’amore tra due adolescenti e perchè no, un piccolo saggio di fisica quantistica. Di sicuro è una storia che fa sognare trasferendo nel tempo chi la legge, come il protagonista, Giacomo. Arriva dal futuro, il 2011, in un paesino della Basilicata. Maratea del 1975. Lì incontra se stesso sedicenne e contravvenendo alle regole gli parla, facendolo cambierà il suo futuro. Dovrebbe rimanerci 30 minuti ma qualcosa non funziona e sarà costretto a rimanerci dei mesi. Allora si mette alla ricerca del Professor Sellitti docente di Fisica, colui che lo ha mandato a ritroso. Lo ritrova a Napoli in una Università attraversata dal clima di quegli anni caratterizzati da lotte politiche, musica pop e rock progressivo, capelli lunghi ed eskimo. Giacomo riuscirà con uno stratagemma a convincere Sellitti — giovane rivoluzionario e la sua compagna di studi Irene –  che lui viene dal futuro e tutti e tre riusciranno a creare  l’antimateria per far funzionare il motore a curvatura. Fa da sfondo alla storia il paesaggio tipico della Basilicata nel quale si snoda da una parte la storia dei due adolescenti — Giacomo ragazzo e Silvana — e dall’altra quella dei due studenti di fisica e Giacomo adulto. Quest’ultimo riuscirà a tornare al 2011 ma troverà la sua vita completamente cambiata e cercherà nuovamente il prof. Sellitti e Irene — ormai anziani — che lo manderanno nuovamente indietro per intercettare il se stesso prima che parli con Giacomo adolescente. Ma tutto questo servirà a mettere le cose a posto?