La dialettica del tritono – (Invero, un piccolo distillato di indagini musicali)

25.00

Questo breve saggio, ampiamente corroborato da prospetti e schemi esplicativi, fornisce argomentazioni afferenti ad una materia musicale circoscritta nei termini del sistema temperato equabile. L’idea è quella di descrivere la connessione tra le diverse tematiche musicali indicandone l’etimo nell’intervallo acustico, in seno ad una scala tonale, vigente tra il grado sottodominante e il grado sensibile: il Tritono.  Nel tritono risiede la radice del centro tonico, palesemente rivelata nella progressione del circolo delle quinte, nonché la causa di tutto il movimento sonoro implicante la modulazione: ogni passaggio di tonalità, infatti, prevede necessariamente un nuovo tritono. Ad esso, dunque, è addotto l’espediente che lega la scala maggiore con le sue relative scale modali e tonali, il segno che imprime la testimonianza di un origine comune, il varco tra la sostanza di provenienza e quella di destinazione: “l’adito in grado di relazionare la manifestazione tonale operante con quella prossima ad operare”.  Da tale assunto si snoda, in una chiara traccia traente ispirazioni di vetustà, una logica naturalmente costituita e attigua ad una consecuzione necessaria, in alternativa ad una didattica tradizionale la cui divulgazione è demandata a forme teoriche isolate in cui la regola si impone sulla comprensione del cardine concettuale: “Data la causa, la natura opera l’effetto nel più breve tempo che operar si possa”. (Leonardo)  Nel procedere in siffatto compito, il breve saggio non è manchevole di illazioni nel cercare di descrivere gli avvenimenti storici che hanno posto in essere il costrutto speculativo rimandato agli attuali testi educativi della sfera musicale; primo fra tutti, la scelta, redatta approssimativamente nel diciassettesimo secolo, di operare unicamente in un sistema organizzato su un corpo tonale diadico, scala Maggiore e Minore: scelta che esautorerà del ruolo protagonistico tutti gli altri modi fino a tale momento analogamente agenti.  “O speculatori dello continuo moto quanti vani disegni in simile cerca avete creati”. (Leonardo) Anche se in una circostanza contingente, lo scritto si rivolge a tematiche riflettenti la percezione sensibile della musica in rapporto alla sua rielaborazione razionalizzata, evidenziando sostanze mentali capaci di elicitare aspetti creativi soggettivistici.

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