Il fiume Tronto tra antropizzazione, degrado e abbandono
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Sempre più spesso ci troviamo di fronte ad interventi architettonici o ingegneristici che dietro ad una falsa filosofia del recupero e della difesa dell’ambiente ci propongono tecnologie cosiddette del buon intervento. Le stesse soluzioni progettuali vengono utilizzate come semplificazioni o riduzione della tecnica, quando invece dovrebbero assolvere al compito di tecnologie superiori, il cui carattere è nel proporsi per la gestione delle complessità, è in questa ottica che le scelte progettuali possono fornire soluzioni adeguate alla complessità dei problemi….Il volume è un piccolo contributo alla definizione delle linee guida per la stesura di una metodologia che permetta di conseguire una progettazione tecnologia superiore. La prima parte è incentrata nell’analisi del luogo, relative problematiche e alla ricerca di dati storici grazie all’ausilio di numerose discipline; la seconda parte ha lo scopo di illustrare tecniche perla slavaguardia delle risorse naturali prese a prestito da esperienze di altri paesi; una terza parte in cui la simbolizzazione offre griglie interpretative dei dati raccolti e modelli di strategie di gestione legati a sistemi di supporto decisionali, flessibili lungo tutto l’iter dell’attuazione; una quarta parte dedicata alla progettazione, intesa tradizionalmente, di un ambito a media e piccola scala che dovrebbe sanare e riqualificare, con ecotecnologia e ingegneria ambientale, il divario tra ambiente antropico e naturale.
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