Bar Parafuso
13.00€
In queti racconti siamo invitati ad intraprendere un viaggio nella marginalità, in quegli aspetti negativi dell’esistenza che l’autore evidenzia con fine compiacimento. Ecco scorrere tra le pagine la sensualità brasiliana, la violenza, un qualche fatalismo, personaggi caricaturali e a tinte forti. L’immagine del Brasile che ne esce è dunque quella di una terra d’umanità precaria e di un paese fatto di contrasti ma anche di felicità.
Fernando –
Non male questo libro, racconti freschi, vivaci, mi è piaciuto in particolar modo quello dove si parla delle miniere d’oro del bacino amazzonico.
mauro –
Ancora una volta il Sig. Coali ci stupisce con nuovi racconti di vita vissuta in prima persona nel Brasile piu’ profondo, di fatti quotidiani considerati “normali” in questa parte del mondo.
Sergio Davoli –
Un libro davvero inquietante che si legge in un fiato. Storie poco convenzionali, sono rimasto basito, ma mi e´piaciuto.
Rogerio Marcus Senna –
Bello, piaciuto molto, parla di cose che nel Brasil succedono davverro.
Alessandro, Firenze… –
Mazza quanto è forte !
Joelma Serafim –
Quero conhecer está obra…estou curiosa!!!
Fernando –
Bello, un libro che cattura.
nicola –
ciao Stefano un saluto dalla vecchia stazione di Riva………bei ricordi, Nik
Renata –
Un libro micidiale! Bellissimo.
Sandra da Vicenza –
Racconti carichi di umanità e vita…
Osvaldo –
Sembra di essere seduti ad un tavolo del bar Parafuso, sorseggiando cachaça e godendoci il vento del mare.
Gabriele –
Seduto sul mio taxi ln queste notti roveretane che sembrano non finire mai, leggo e rileggo i fantastici racconti di Coali. L’anima in perenne movimento la curiosità infinita di un’infanzia ancora così vicina, fantastica e irrisolta che sembra un po’la mia. E poi: quei luoghi lontani,quel Brasile aspro e delicato; la luce obliqua,gli odori,i discorsi e le parole . Il caldo che ti si appiccica addosso, a piedi scalzi e la pelle abbronzata, in quel Brasile infinito e lontano mi sembra per un attimo di esserci davvero.
Giampiero Mocher –
Questo autore e’ stato tradotto pure in Giappone, ma in Italia non e’ conosciuto, e’ vergognosa questa cosa.