Addis Abeba – Fine di un’epoca

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28.00

Grazie al suo successo inaspettato, questo libro è stato pubblicato due volte in italiano (2005- 2007). Nella seconda edizione sono state aggiunte circa 20 pagine di vecchie storie per il piacere dei nostri lettori. Storie scritte da persone italiane ormai in Italia, ma nate e/o cresciute in Addis Abeba. Questo libro è un tentativo di mettere in luce il contributo allo sviluppo da parte degli italiani e di altre comunità storiche straniere presenti in Addis Abeba, una capitale giovane, che nasce solo alla fine del XIX secolo. Nel 1992 l’Etiopia è diventata una Repubblica Federale e per il suo popolo è stato l’inizio di una nuova speranza. In 20 anni Addis Abeba è totalmente cambiata. Molti edifici moderni, grattacieli, ferrovie urbane, grandi alberghi e nuove strade, tra cui un grande raccordo anulare che circonda la città sono stati costruiti e la città è ancora un cantiere aperto. La città ora riflette la modernità del mondo occidentale, grazie ai programmi messi in opera dal defunto primo ministro Meles Zenawi. Anche se la povertà non è stata ancora eliminata e la città ed il paese stanno ancora lottando per superare problemi vecchi e nuovi, si può dire che la vecchia Addis Abeba è finita e siamo all’inizio di una nuova era. Questo libro vorrebbe conservare un po’ di quel passato in “bianco e nero”, con luci ed ombre, un passato in cui la nostra vita è ancora profondamente radicata, più di quanto possiamo immaginare, per capire che l’innovazione e la modernizzazione non possono e non devono ignorare o cancellare i buoni sentieri della nostra comune tradizione italo-etiopica.

1 recensione per Addis Abeba – Fine di un’epoca

  1. Valutato 5 su 5

    Gianfranco

    Ho trovato questo testo su una città ed un Paese poco conosciuti molto interessanti.
    Il volume non é il frutto di un viaggio “mordi e fuggi” perché la scrittrice ha vissuto per dodici anni nella capitale africana dove è arrivata per la prima volta nel 1996, attraversando gli anni della transizione dalla dittatura comunista al successivo regime e la grande trasformazione della città.

    L’autrice osserva con rispetto ed affetto alla comunità italiana che ancora permane nella capitale, osserva con stupore ed interesse usi e costumi antichi e quelli del cambiamento tumultuoso, con sguardo partecipe si reca negli orfanotrofi cittadini o nelle missioni nelle povere province, dove in modo particolare tanti frati e tante suore offrono speranze sia su questa terra che per l’eternità.

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