50 economisti in lotta per le idee
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La conoscenza delle teorie economiche non è necessaria soltanto per gli addetti ai lavori ma anche per i lettori comuni che vogliono comprendere le questioni politico-economiche e arricchire i dibattiti che hanno per oggetto queste tematiche che riguardano buona parte della vita quotidiana. Lo studio delle diverse teorie, e quindi dello sviluppo dell’economia politica, consente anche di capire che la teoria vincente in un determinato periodo non è necessariamente la migliore: essa è quella che corrisponde all’ideologia dominante in quel determinato periodo storico. L’economia politica è infatti una disciplina umanistica che, a differenza delle scienze esatte e delle scienze naturali, non progredisce con il passare del tempo ed è inevitabilmente connessa alle questioni ideologiche. In questa trattazione viene analizzato il pensiero di cinquanta creatori di teorie economiche, raggruppati all’interno di otto scuole di pensiero economico: mercantilista, fisiocratica, classica, marxista, neoclassica, storico-istituzionalista, keynesiana e neoliberista. Per consentire a tutti di impadronirsi delle analisi economiche, nel libro si è cercato di presentare i contributi degli economisti in modo chiaro e comprensibile evitando, nei limiti del possibile, un linguaggio troppo specialistico. Al lettore viene richiesta soltanto la capacità di saper ragionare in modo consequenziale. Con questa opera si vuole contribuire ad ampliare l’orizzonte dello sguardo del lettore, facendolo uscire dalla logica che ha portato negli anni a rimuovere il dibattito sulle varie teorie economiche, per poter affermare la validità dell’unica teoria dominante.
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