TERRA PROMESSA – Scrivere nel deserto – Libia 1911-1912

La narrazione intitolata Terra Promessa nasce da una ricerca fatta su appunti, cartoline postali, lettere di giovani contadini dell’alto maceratese che hanno partecipato alla guerra italo-turca. Tra costoro vi erano i membri di una famiglia benestante di possidenti di campagna: i Buonservizi. Gente semplice, il cui animo era nutrito da una fede in Dio innocente e provvidenziale, fiduciosi nella bontà di tutte le creature, esseri umani compresi. Sebbene si fosse ai primi del Novecento, in famiglia tutti sapevano leggere e scrivere, almeno in forma elementare. Avevano in casa uno scrittoio e vari libri di agiografie e di preghiere, quaderni conservati in una cassapanca con le memorie di famiglia. Da questa consuetudine a leggere e a scrivere sono nati gli appunti di guerra dei giovani soldati di leva, Domenico e Giovanni. Un racconto per dare voce al passato e calarlo nel presente, linfa di una memoria che mantenga un nesso con le proprie radici identitarie e le custodisca.